Chiesa di S. Maria Maddalena

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Chiesa di S. Maria Maddalena

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Una chiesa di S. Maria Maddalena era presente ab antiquo presso il monastero omonimo fondato nella contrada detta Casanova, attualmente del Molo Vecchio, e venduto nel 1611 ai fratelli Nicola e Vincenzo Casanova dalle monache, che avevano già iniziato la costruzione di un nuovo monastero in località Maglio a partire dal 1606.

Nel 1611 erano presenti nel convento otto monache: la badessa Caterina Stampa e le suore Clemenza Casati, Cecilia Coduri, Angela Casanova, Maria Maddalena Casanova, Benedetta Parachini, Anna Gobbi, Clara Parravicini.

La nuova chiesa, edificata prima del 1627, era a una sola navata con la volta decorata e imbiancata e possedeva, separato dalla navata con cancelli di ferro, un altare con tabernacolo ligneo e un bel dipinto con le immagini di santa Maria Maddalena, Gesù e angeli. La parte più interna, destinata alla clausura, era ampia, a volta e circondata da stalli corali in noce. La chiesa fu consacrata il 28 ottobre 1637 durante la seconda visita del vescovo Carafino, con l’espresso invito a ricordare il giorno della consacrazione incidendolo su una lapide. Nel 1652 il presbiterio fu dotato di altare, ancona e statua di marmo ad opera di Carlo e Antonio Fossati di Meride.

Tra le monache del monastero, legato nel passato anche alla produzione dei pannilana, si distinsero per santità Serafina Cassera di Vercana, morta il 9 marzo 1633, e Luigia Serafina Pellizzari di Morbegno, morta il 13 febbraio 1765. Il patrimonio del convento fu incrementato negli anni grazie alle disposizioni testamentarie di vari notabili gravedonesi.

Il convento e l’annessa chiesa furono nel tempo più volte ristrutturati e modificati. Nel 1784 il monastero fu soppresso per ordine governativo e la chiesa rimase chiusa al culto fino al 1855, anno in cui subentrarono le Madri Canossiane, che fino al 1980 vi tennero collegio convitto e scuole medie superiori e lasciarono il convento nell’ultimo decennio del Novecento.

Attualmente la chiesa di S. Maria Maddalena, che conserva dell’antica solo l’altare in marmo e ha come pala d’altare un dipinto con Maria e la Trinità in un tripudio angelico, è inserita nella struttura della casa di riposo per anziani R. S. A. San Vincenzo.