Livo | Peglio
Oratorio della Beata Vergine di Gorghiglio
L’oratorio, posto sulla strada che da Peglio conduce a Livo, ha una sola navata ed è preceduto da un elegante protiro. Un’immagine votiva raffigurante la Beata Vergine col Bimbo, probabilmente cinquecentesca, è inserita nel presbiterio decorato ad affresco con San Rocco e San Sebastiano.
Una scritta all’interno dell’oratorio e due lettere conservate nell’archivio parrocchiale documentano come, sul volgere del Settecento, i rapporti tra gli “scolari” di Palermo e i fabbricieri di Peglio fossero stretti e fecondi. La prima ci informa che la chiesa fu riedificata nel 1779 grazie alle elemosine “maxime a confratribus scolae Panormi” su un precedente sacello di cui si conservò nel presbiterio la Madonna col Bambino. Le due lettere provengono da Palermo e sono indirizzate all’allora parroco Pietro Antonio Peroni.
Nella prima, datata 28 gennaio 1796, Felice Motti scrive: “con li nostri Fratelli de SS. Eusebio e Vittore” e con l’altro rettore, “signor Giuseppe di Marzo detto Martolino”, “abbiamo discorso di fare il porticato davanti alla porta della chiesa di Gorghiglio”.
Nella lettera successiva del 4 febbraio, scritta dal De Marzi, si notifica che, essendo scaduto il mandato dei rettori, sono stati eletti “Andrea La Corte e Pietro Bolgia” e che si è risolto “di fare la volta davanti alla cessa di Corghiglio”.
Sono documentati ad Antonio Maria Caraccioli da Vercana i santi Rocco e Sebastiano ai lati della Madonna, sulla parete di fondo del presbiterio, e il cartiglio sulla controfacciata attestante la riedificazione dell’oratorio. A lui sono attribuiti anche gli affreschi sulle pareti laterali della navata raffiguranti la Nascita della Vergine e l’Annunciazione, che rimandano alle tele di analogo soggetto nel presbiterio della chiesa della Madonna delle Grazie di Trezzone, pure riconosciute al Caraccioli. Precedentemente, nel 1706, avevano dipinto nella cappelletta di Gorghiglio, prima che questa venisse ampliata in oratorio, alcuni ignoti “pitori”, di cui si sa, però, che affrescarono la cappella di S. Rosalia nella parrocchiale di Peglio e la cappella di S. Francesco nella chiesa donghese di Santa Maria del Fiume .