Chiesa Santi Gusmeo e Matteo – Gravedona

Chiesa dei Santi Gusmeo e Matteo

GRAVEDONA

La chiesa sorge su quello che, secondo la leggenda, è il luogo del martirio e della sepoltura dei due santi, militanti nella Legione Tebea, che, sfuggiti al massacro dei compagni voluto dall’imperatore Massimiano, arrivarono fino a Gravedona dove furono catturati e decapitati. I loro corpi vennero ritrovati l’11 settembre 1248, e – nello stesso anno  – sul luogo del ritrovamento fu eretta una chiesa, che venne inizialmente dedicata a San Fedele, altro militare martirizzato sulle sponde lariane, in seguito, appunto ai due Santi.

La chiesa venne eretta verso la metà del XIII secolo; l’edificio originario era di aspetto romanico, a pianta quadrangolare e con la facciata rivolta ad Est, cioè in senso contrario all’attuale. Nel 1533 la chiesa venne rinnovata, ampliata e riorientata.  La parete della facciata venne demolita, per far posto al nuovo presbiterio: si notano ancora tracce dell’antica struttura, come i pinnacoli in cotto che sormontano l’ex facciata a capanna e il fregio ad archetti ciechi che corre lungo il perimetro del tetto. Sul lato opposto, il portale venne dotato di un pronao.

Altri interventi di decorazione furono realizzati nei secoli XVII e XVIII, nel corso del quale l’edificio fu completato dalla realizzazione della sacrestia (1609)  e del campanile (1616-1617). Nello stesso periodo, l’interno della chiesa venne decorato da affreschi e da stucchi.